Alessandro Bianchi, super fan di Beyoncé, è la mente dietro Zucchero Sintattico, un blog su temi LGBTQIA, femminismo e uguaglianza di diritti, che diventa a volte una sorta di diario personale leggero e spiritoso, soprattutto su Instagram. Le invenzioni più geniali in assoluto partorite da Alessandro sono il Checcacalendario, Fregni For Future e le varie liste ed istruzioni mega divertenti sparse per il suo sito (dal test stile Cioè su Bugo e Morgan alla lista di cattivi queer, dalle istruzioni su come non fare coming out se non si vuole alle cinque scene preferite di Sex Education). Il Checcacalendario raccoglie gli eventi storici, culturali e di costume del mondo LGBTQIA e cultura pop. La pagina di febbraio è dedicata a Mia Martini e contiene date interessanti, come la Giornata contro il Bullismo e il Cyberbullismo, il compleanno di Jennifer Aniston e l’uscita della prima serie Netflix africana Queen Sono. Ogni mese è animato da un disegno colorato realizzato dagli amici illustratori di Alessandro. È disponibile su Patreon a questo link: https://www.patreon.com/ZuccheroSintattico. Vale la pena sostenerlo perché sono convinta che la maggior parte di noi ignora la storia LGBTQIA e i suoi punti di riferimento, bisognerebbe insegnarla anche sui banchi di scuola. Fregni for Future è invece un rubrica “eco-arrapante” per rimirare bellissimi uomini immersi in una natura lussureggiante. In nome della salvezza del Pianeta.
Otto anni fa hai creato il tuo blog. Quanto è cambiato il panorama LGBTQIA e quanto c’è ancora da fare?
Credo siano undici, in realtà, ma io stesso perdo il conto! In questi ultimi anni il panorama LGBTQ è cambiato moltissimo in Italia, ma pochissimo nel mondo. Infatti, se da una parte c’è molta più libertà nell’esprimersi e molta più rappresentazione mediatica, è anche vero che non è così ovunque. Per questo non possiamo ancora smettere di lottare: finché tutti, e tutte, e tutt* non avranno gli stessi diritti, dovremo prendere posizione.
Come hai vissuto la tua omosessualità quando nei hai preso coscienza e come l’hanno accolta le persone attorno a te?
Essendo io una persona altamente drammatica, diciamo che il mio percorso di accettazione ha richiesto qualche anno di autotorture e autoillusioni. La visione di Will & Grace ha molto aiutato, a proposito. Fino almeno ai miei diciotto anni ho sperato con tutte le mie forze di essere etero. Ed è buffo se pensi che oggi spero di tornare etero solo per poter ridiventare gay di nuovo!

Spiegami la differenza tra coming out e outing e per quale motivo il primo è importante.
È facilissimo: il coming out è quando dici a qualcuno il tuo orientamento sessuale o la tua identità di genere. L’outing è quando qualcun altro lo fa al posto tuo, e non è piacevole. Il coming out, quando è sentito e volontario, è importante per un sacco di motivi, sia a livello personale sia a livello politico. Forse la cosa più bella è che da quel momento si è davvero liberi.
Perché il blog si intitola Zucchero Sintattico?
Perché ho studiato Informatica e in quel campo lo zucchero sintattico è tutta una serie di accorgimenti simbolici che messi nel codice di un programma “addolciscono” la vita del programmatore. È un po’ la metafora di quello che vorrei fare col mio blog.

In cosa consiste il Checcalendario e quali fatti importanti della storia LGBTQIA si dovrebbero conoscere anche a scuola?
Tutti. Perché la cultura LGBTQ è a tutti gli effetti cultura, ed è innegabile che influisca sul presente. Ma se proprio dobbiamo fare una selezione di tre momenti, direi: i Moti di Stonewall, la vita di Harvey Milk e l’Omocausto. Si trovano tutti sul Checcalendario, il calendario che produco dall’anno scorso e che, oltre a mostrare date e compleanni significativi per il femminismo e per il mondo arcobaleno, ogni mese racconta la vita di una diva che ha fatto la storia, rappresentata da un illustratore d’eccezione. Momento SPAM: se qualcuno volesse il Checcalendario, mi scriva (zuccherosintattico@gmail.com), gli spiegherò tutto!
Fregni for Future è un progetto per l’ambiente?
È sostanzialmente un pretesto per sbavare su dei manzi cosmici. Ma è anche un modo per imparare, magari sorridendo, qualcosa in più su come aiutare il nostro pianeta.

Per quale motivo ti piace Beyoncé?
Beh, c’è una parte istintiva che me la fa amare. È figa, è una dea, è bravissima, non c’è niente da dire. Ma se vogliamo scendere più nel profondo, credo di apprezzare Beyoncé per lo stesso motivo per cui adoro tante persone: perché ha un privilegio, potrebbe adagiarsi su quello. E invece si fa il culo e lotta per andare sempre più in alto.
Quali sono i tuoi progetti per il 2020.
Sicuramente continuare col Checcalendario, che mi sta dando tante gioie. E poi come al solito il mio cantiere mentale pullula di idee, tutto sta nel selezionarle e nel realizzare quelle più divertenti. La sfida è: collaborare. Ho sempre voluto avere il controllo totale su quello che faccio, ma sono sicuro che se avessi uno psicoanalista mi consiglierebbe di realizzare progetti con altri creatori di contenuti. Ne sto portando avanti qualcuno ultimamente, e devo dire che è una figata. Il mio psicoanalista immaginario è veramente bravo.
