Uniporn.tv è la piattaforma di porno etico indipendente rivolta a tutti i generi e orientamenti sessuali che ancora mancava spaventosamente in Italia. Il baby unicorno è nato la seconda settimana di giugno 2020 e presenta già una selezione di film interessanti: Insight di Lidia Ravviso con Slavina (Miglior Corto all’Hacker Porn Film Festival 2017); Charlie G Fennel (italian*, si autodefinisce un mostro versatile) con Phito Amore e Monstera Deliciosa (due esperimenti di porno artistico); Nicky Miller con Romance (video musicale sull’incontro di due ragazzi a Berlino) e Porn Warriors; Alyx Fox e il collettivo post-porno queer Klitters con la fantasia horror True = Crypt; Colin Rowntree (veterano dell’industria di intrattenimento per adulti e fondatore di Wasteland.com) con Succubus e Into the Mist, una serie soprannaturale drammatico erotica di nove episodi e due stagioni con protagonisti vampiri e umani.
Il motto di Uniporn.tv è: se non posso godere non è la mia rivoluzione. Il sito mette in chiaro cosa vuol dire porno indipendente etico: film con attori che hanno ricevuto un adeguato compenso economico e hanno lavorato in condizioni di rispetto e sicurezza nella loro produzione e post produzione. Sono banditi video che presentino discriminazioni di qualsiasi tipo e video amatoriali. Per questo i porno possono essere guardati con il pagamento di un prezzo equivalente a quello di una rivista.

Come è nata l’idea dietro Uniporn.tv?
Siamo un collettivo di persone e attivist* che lavorano nel mondo della produzione culturale e condividevano l’urgenza di colmare questo vuoto assordante che c’è in questo Paese rispetto alla pornografia. Abbiamo quindi scelto di mettere insieme le nostre diverse professionalità per posare una prima pietra a colmare questo vuoto. All’interno della piattaforma ognuno di noi ha specifici ruoli: chi si occupa della scelta dei contenuti, chi della selezione dei film, della gestione tecnica del sito, dell’immagine. Lavoriamo però in costante comunicazione fra noi e condividendo tutte le scelte, il più orizzontalmente possibile.
Per quale motivo avete scelto il simbolo dell’unicorno?
Innanzitutto perché nell’immaginario contemporaneo è un’icona dell’identità queer, la cromia arcobaleno rimanda alla rainbow flag e al percorso di rivendicazione di visibilità delle identità non eteronormate. Non poteva non essere un unicorno. E poi è un simbolo “pop”, facilmente comprensibile e condivisibile anche da un pubblico più giovane, e l’accessibilità è uno dei nostri obiettivi primari.
In base a quali criteri selezionate i film da far vedere?
Ai criteri di “realizzazione tecnica” (che comunque cerchiamo di mantenere) preferiamo i criteri della professionalità e delle scelte di contenuto. Un primo criterio imprescindibile è la tutela dei diritti delle persone che hanno realizzato il film, per questo chiediamo ai regist* di sottoscrivere una sorta di ‘garanzia di eticità’ all’interno del contratto. Al criterio più economico-sindacale si affianca anche quello contenutistico: pur se scegliamo di non praticare nessuna censura, non manchiamo di rifiutare lavori che contengano scene di stupri o rappresentazioni pedo-pornografiche, ecc.

Nel manifesto presente nel blog del vostro sito dite che ‘ogni linguaggio verrà celebrato’. Qual è la categoria porno di cui eravate più all’oscuro e avete scoperto con la vostra piattaforma?
La categoria più interessante in cui siamo incappati e che non conoscevamo è quella del “knitting porn” che prevede la presenza di lavori a maglia, fili di lana utilizzati per fare bondage, e così via.
Avete scelto di non accettare porno amatoriali. Che cosa pensate di questo trend controverso dell’industria mainstream?
Il porno amatoriale ha rivoluzionato l’idea di pornografia: lo spettatore diventa performer, sperimenta l’eccitazione legata al voyeurismo, si fa lui stesso desiderio e sceglie quali pratiche erotiche performare e come esprimerle. E questa è stata una grandissima forma di liberazione. La controparte rischiosa (definendola eufemisticamente) è che essendo totalmente delegata la realizzazione del contenuto alla sfera del privato, non vi è alcuna forma di controllo e quindi spesso quelli che vengono presentati come porno amatoriali sono vere e proprie violenze sessuali, abusi su minori, filmati girati senza la consapevolezza della persona che viene ripresa, oppure sono materiale condiviso privatamente e diffuso poi online come forma di umiliazione e revenge porn.

Qualche anticipazione sui titoli e i progetti che arriveranno nei prossimi mesi.
Usciremo settimanalmente con nuovi film, stiamo iniziando nuove collaborazioni e proporremo a breve anche delle serie. Per quanto riguarda il blog, abbiamo appena inaugurato anche una nuova sezione di approfondimento dedicata alla divulgazione di alcuni temi più specifici, una sorta di cassetta degli attrezzi. Seguiranno poi nuovi articoli sulla storia del cinema porno ed erotico, sull’autocostruzione di sex toys e molto altro.
