PAGAN PILLS | Brigid, la dea di Imbolc creata dai Druidi

Oggi 1 febbraio si celebra il festival pagano di Imbolc di origine celtica che in Italia corrisponde alla Candelora. Il significato preciso è: la luce che torna dopo il buio dell’inverno. Nuova vita, nuovo inizio. Viene sottolineata l’importanza di lasciarsi tutto quello che non serve (relazioni tossiche, persone inutili, ansia e altro) alle spalle.

Origine di Brigid

La dea che viene venerata in questo giorno sta simpatica sia ai pagani che ai cristiani. Si tratta di Brigid (La più Alta) che è stata trasformata dai cristiani irlandesi nei primi stadi del cristianesimo in Irlanda in Santa Brigida. La dea Brigid assume un aspetto triplice: Dea della poesia, della guarigione e della lavorazione dei metalli. Questa divinità molto amata fu portata in Irlanda dai Celti Briganti provenienti da diversi parti a nord della Britannia (Nord Inghilterra) scappati dalla persecuzione dei Romani che stavano occupando l’isola. In particolare, i Romani non amavano i loro Druidi perché erano dei consiglieri politici per i governanti dei piccoli regni dei Briganti e li univano spesso contro l’Impero Romano quindi erano considerati scomodi. Tuttavia, la dea che portarono i Briganti, Brigantia, era molto diversa da Brigid: presiedeva la guerra e più tardi sotto l’influenza romana sarà associata alla Vittoria e a Minerva. I Druidi di questo popolo in fuga cercarono di adattarla alle loro più pacifiche e celebrative esigenze fondendola con l’antica dea Madre dei Celti irlandesi Anu (anche chiamata Danu) e facendola originare da Daghdha, il Grande Padre in grado di controllare il tempo atmosferico e le colture, dio guerriero e della guarigione, e Mór-Ríoghain, la Grande Regina, dea della guerra che portava alla vittoria i suoi seguaci e della terra, incorporando le loro caratteristiche. Furono in grado di inserirla nel loro pantheon perché i Celti non consideravano le divinità come creatrici ma come loro antenate. Brigid quindi fu concepita tra il 71-72 EC (era corrente) dai Druidi.

Fertilità

Brigid possedeva due bue reali (reale spesso indica non castrato) per seguire l’eredità di sua madre, Mór-Ríoghain, che aveva una mandria di mucche dell’Altromondo. Il bestiame era molto importante nei festival druidici ed era spesso sacrificato. La sua altra connessione alla fertilità è che la sua croce fatta di giunchi è un simbolo solare e questo la connette a Daghdha che controllava il meteo in favore di un buon raccolto. Per questi aspetti Brigid è la patrona della fertilità delle colture e degli animali. Infatti il suo giorno celebrativo segnava l’inizio della primavera.

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