Sono pagana ma non una strega. Vi spiego la differenza

Ho cambiato religione quando ero piccola. Avevo tredici anni e già il mondo cristiano cattolico mi andava stretto. Lessi Le Querce di Albion di Marion Zimmer Bradley e scoprii che un mondo con una Dea, oltre che un Dio, era possibile ed era sempre esistito. Nella parte esoterica della libreria più grande della mia cittadina trovai il libro Giovani Streghe di Silver RavenWolf e scoprii la Wicca, religione neopagana nata tra l’Inghilterra e gli Stati Uniti. Lo foderai per non farmi scoprire dai miei genitori. A quindici anni sono diventata wiccan e performavo rituali più che incantesimi. Sono una persona pigra e non ho la fortuna di vivere vicino alla natura, condizione essenziale a volte per la raccolta di certi elementi. I miei non la presero bene, pensavano fossi satanista e adorassi il diavolo. Io ribattevo che non era vero, piangevo e cercavo di far capire ai miei, che hanno sempre avuto una mente progressista ma piena ahimè di tutte le superstizioni cattoliche verso il diverso, che il diavolo era un’invenzione tardiva che c’entrava poco col paganesimo. Alla fine accettarono con riluttanza questa conversione ma dovetti fare la cresima per la presenza di mia nonna, cattolicissima e rompipalle sull’andare alla messa e affini. Ero sola. Non c’era nessuno pagano come me, al massimo gli adolescenti alle superiori simpatizzavano con Satana e lo romanticizzavano.

Nel frattempo scoprivo che la magia pratica non mi interessava più di tanto e comunque non avrei avuto tempo di studiarla e provarla. Questa è la differenza tra una strega e un pagano. La strega di tutti i generi sessuali e di tutte le professioni religiose (ebbene sì, non significa sia automaticamente pagana) pratica incantesimi, confeziona amuleti, prepara decotti di erbe, ecc. Tutto ciò implica una conoscenza. Non ci si può autodefinire strega solo perché è cool e ci si sta avvicinando da poco al paganesimo. Essere strega è un percorso di studio impegnativo che implica la conoscenza di piante, erbe, cristalli, divinità, entità, stagioni e loro proprietà. Purtroppo il termine “strega” è diventato un archetipo con cui spiegare diversi concetti, compreso il femminismo, spesso non con una piena autoconsapevolezza. Ma è un processo normale che accade sempre nella storia.Io oggi sono pagana perché per umiltà non mi posso definire diversamente da tale. Le tradizioni che seguo sono più vicine al pantheon nordico e greco. Guardo i segni, ascolto gli Dei che sono accanto o davanti a me, non in alto. Ci scherzo, ci rido e so che hanno luce ed oscurità dentro di loro, proprio come me.

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