Clitoridea è un sito di racconti erotici nato ufficialmente nel dicembre del 2016. L’ideatrice è Ketty Rotundo, originaria di Catanzaro e residente a Cosenza, che qualche mese prima ad agosto aveva avuto la stimolante illuminazione. La scelta del nome è stata casuale. “Ero a letto con un tipo con il quale mi frequentavo all’epoca e si stava parlando del mio essere ‘clitoridea’ e non vaginale (o almeno non sempre), lui mi rispose che sarebbe stato un bel nome per un blog”, ricorda, “Da lì ho iniziato a pensare al significato che avrei potuto dargli io, concentrandomi sul gioco di parole. Clitor- idea. Dopo qualche mese dalla sua nascita ho ricevuto la proposta di curare la raccolta di racconti erotici, Red, per una casa editrice di e-book di Cosenza, Teomedia”.
Nella sua raccolta si trova ogni tipo di racconto, l’importante è che sia scritto bene. Le storie sono profonde ed intense, semplici e delicate. I racconti dei suoi autori sembrano frammenti di romanzi più grandi presi nei loro momenti migliori.
Ketty sapeva fin dall’inizio che non si sarebbe fermata ai racconti erotici. Infatti sul suo sito ci sono diverse sezioni: Racconti e Poesie, Handjobs – Storie a quattro mani, Voyeur – I tuoi occhi le nostre mani, Dirty Talk – La letteratura che parla sporco, Clitoridea&Friends. Se volete inviarle qualcosa, scrivetele a clitorideaweb@gmail.com.
Su Instagram conduce spesso sondaggi su letteratura e sessualità, dirette, dibattiti e pubblica sue poesie o riflessioni: https://www.instagram.com/clitoridea/. Recentemente ha subìto una sospensione del profilo da parte di Instagram seguita il giorno dopo da Le Sex en Rose (storia qui su Vice), è riuscita a ripristinarlo ed è tornata più carica di prima.

Quale tipo di selezione applichi ai racconti che ti arrivano?
Bella domanda. Inizialmente pubblicavo qualsiasi racconto mi venisse inviato. Avevo meno esperienza, anche a livello di lettura di questi. Oggi mi baso su più parametri. La modalità con il quale viene scritto, la grammatica e la punteggiatura.
Secondo te, cosa fa un buon racconto erotico?
Non mi interessa la storia in sé. Ognuno può avere una sua idea di cosa sia un racconto erotico. Sicuramente guardo la forma e la modalità con la quale si arriva ad una scena di sesso. Non che queste facciano di un racconto un racconto erotico. Ci sono casi in cui questo può definirsi erotico anche senza rapporto sessuale. Però, mi soffermo spesso sul come vengono raccontate certe situazioni. È difficile da spiegare. Non c’è una regola precisa in realtà, dipende sempre dalla storia che si vuole raccontare. Alcune necessitano di poetica, altre di pathos, altre ancora di attesa. Se mi viene mandato un racconto nel quale si descrive solamente una scena di sesso, per me non può definirsi tale e quindi non lo pubblico. C’è differenza tra un racconto erotico ed un episodio sessuale che ti è successo e questa sta nei dettagli: possono essere delicati o forti, ma devono esserci.
È stata dura all’inizio acquisire la fiducia dei lettori?
Onestamente no. Sin dalla prima pubblicazione il sito ha avuto diverse visualizzazioni e letture. Dipende anche da quanto viene pubblicizzato. Quindi ciò cambia anche dalla persona che lo scrive ed eventualmente non ha timore a farlo leggere e pubblicizzarlo.
Ci sono dei racconti che ti hanno particolarmente colpita?
Ovviamente sì, ma preferisco non menzionarli!
Il sito ha degli scrittori assidui, i cui racconti si possono trovare spesso?
Sì, qualcuno che scrive spesso c’è. Come Giovanni Canadè , Ensa Fagnano e LolaMa.

La tua rubrica Clitoridea&Friends è la più famosa del sito, com’è nata?
È una rubrica nata dall’esigenza dei miei followers di raccontarsi. Non è stata una mia idea (tranne il nome), ma è venuta fuori in modo spontaneo. Raccontare le proprie esperienze è fondamentale. Un po’ perché parlarne aiuta, un po’ perché confrontarsi con gli altri ci fa capire che “non siamo soli”.
Quali sono le altre rubriche?
Oltre a quella dedicata ai racconti ed alle poesie erotiche, c’è la rubrica Voyeur, nella quale vengono pubblicate fotografie di un/una fotografo/a accompagnati da un testo di qualsiasi persona voglia scrivere, facendosi ispirare dalla fotografia appunto. Un’altra rubrica è HandJobs, che raccoglie racconti erotici scritti a quattro( o più) mani. Poi c’è DirtyTalk, delle recensioni su romanzi erotici curate da Giovanni Canadè.
Quanto sei cresciuta col blog e cosa di te è riuscito a cambiare negli anni?
Negli ultimi mesi la pagina Instagram è cresciuta molto ma il mio progetto si estende anche fuori dai social. Per esempio, da qualche mese faccio parte del collettivo Fem. In (Cosentine in lotta) e con loro organizziamo le Chiacchiere sulla sessualità, degli incontri nei quali si sceglie un argomento e se ne parla liberamente ( o almeno proviamo a farlo!). Ho organizzato anche un evento nel quale si gareggiava con la scrittura e lettura di racconti. È stato molto interessante, lo rifarò sicuramente.
Nomina libri di racconti o romanzi erotici fondamentali per la letteratura erotica.
Innanzitutto Paura di Volare di Erica Jong, fondamentale poiché parla di sessualità e femminismo. Consiglio tutto quello che hanno scritto Anaïs Nin ed Henry Miller. In realtà, tutta la letteratura erotica che non fa parte di quella attuale. Purtroppo, spesso, vengono spacciati come “erotici” romanzi che invece sono ‘romance’. La differenza fondamentale che distingue i due generi è che il romance è una storia d’amore (che spesso ha un lieto fine) nella quale ci sono scene di sesso (vedi la trilogia di Cinquanta Sfumature), nei romanzi o racconti erotici non è così, o comunque non è un elemento necessario.
A quale ultimo progetto stai lavorando?
A tantissimi. Vorrei pubblicare un e-book nel quale raccogliere fotografie e scritti sul corpo. Ma è ancora embrionale. In più c’è il progetto Culinaria, che vorrebbe raccogliere ricette descritte però in modo erotico. Prima o poi partirà! Ne ho anche altri in mente, ma ci vogliono tempo ed energia. (E anche soldi volendo!)

Grazie della dritta
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