Il cinema ha celebrato il ritorno di questo spettacolo con un film musical: Moulin Rouge (2001) di Baz Luhrmann con Nicole Kidman e Ewan McGregor. La trama nuota attorno al locale di Montmartre aperto nell’autunno del 1889. Le ragazze del Moulin erano conosciute per il can can, indossavano un gonnellino con sotto dei pantaloni stretti di un tessuto leggero trasparente. Nella storia lo scrittore squattrinato di turno si innamora della stella del locale ma il loro amore sarà destinato a finire in maniera tragica. La pellicola permette il rilancio – per l’ennesima volta nella storia – della moda del bustino, soprattutto nella biancheria intima quando ormai era ritenuto un indumento desueto. Il video di una canzone della colonna sonora, Lady Marmalade, con Christina Aguilera, Lil’ Kim, Maya e Pink, fece diventare il bustier un pezzo pop e cool, come aveva fatto Madonna prima di loro negli anni Ottanta. Per non parlare dell’assenzio che per qualche anno tornò in auge come bevanda da sorseggiare nei locali.
La scandalosa vita di Bettie Page del 2005 di Mary Marron è stato prodotto a seguito dell’esplosione della moda delle pin up anni Cinquanta. Dal 1952 al 1957 Bettie si spogliò in atteggiamento sexy e fetish per una serie di foto e film realizzati da Irving Klew che erano vendute agli appassionati per cui la ragazza si guadagnò il soprannome di Queen of Bondage. Giunta a Hollywood per provare la carriera d’attrice, non sfondò mai per scarsa attitudine. Nella pellicola è rappresentata come una ragazza ingenua, ignara degli appetiti sessuali dei suoi fan. Dopo la chiamata in appello subita a causa dei suoi scatti S&M, si considererà una peccatrice e cercherà sollievo nella religione cristiana.
Tournée, film francese del 2010 di Mathieu Amalric, segue un gruppo di burlesquer di fama internazionale nella loro tournée in Francia. Si tratta del Cabaret New Burlesque, formato da Dirty Martini, Kitten on the Keys, Julie Atlas Muz, Mimi Le Meaux, Evie Lovelle e Roky Roulette. Ha un ritmo lento e poco coinvolgente, che pretende di far luce su uno spaccato della vita privata dei protagonisti senza riuscirci. Utile però per chi non conosce questo universo. Ha vinto il premio per Miglior Regia al Festival di Cannes 2010. Al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2011 ho avuto il piacere di assistere ad un loro spettacolo. Uno show memorabile degno di questo nome e ho avuto la chiara impressione di avere a che fare con degli autentici professionisti.
Burlesque di Steve Antin è uscito a dicembre 2010 ed è un musical interpretato dalle cantanti Cher e Christina Aguilera. La storia segue le vicende di una ragazza di provincia che vuole cantare a tutti i costi. Trova il format a lei più congeniale in un club di burlesque di Los Angeles e inizia ad esibirsi sul palco facendosi beffe degli ostacoli che le ostruiscono il cammino è veloce, surreale e risulta piacevole, anche se più che un locale di burlesque, viene descritto un ambiente di cabaret sull’orlo della bancarotta. È stato colto freddamente dagli addetti al settore ed è considerato un prodotto commerciale che ha sfruttato il massimo momento di ritorno di questa arte.
Behind the Burly Q è un’intervista alle vecchie glorie degli show degli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta. Si viene informati sulla realtà di quel periodo, le paghe, gli inconvenienti, gli scherzi, le leggende e i gossip che circolavano. Le anziane signore sullo schermo, una volta icone sexy, hanno conservato lo spirito malizioso e lo humor che le contraddistingueva da giovani. Umili e discrete, impartiscono una grande lezione alle nostre performer moderne, alcune forse troppo serie sul palco.
A wink and a smile segue in modo divertente dieci donne ordinarie che decidono di confrontarsi sul palcoscenico dell’Accademia di Burlesque di Seattle. Pensieri privati e comportamento pubblico sono condivisi da una dottoressa, una reporter, un’impagliatrice, una cantante lirica, una casalinga e delle studentesse. Lo stesso concetto è stato ripreso da un reality italiano che è durato solo una stagione, Lady Burlesque (2010-2011). Dieci concorrenti quasi estranee al mestiere si sfidavano a colpi di bump’n’grind e giri di tassels. Nell’accademia tv erano istruite da Dixie Ramone, che aveva vinto il Dixie Evans Burlesque Festival. Lo scopo era trovare una performer che conferisse originalità a quest’arte. Vinse Jamaica Corridori, Sweety J, per la creazione di mini racconti fantasiosi. Il premio era la partecipazione al Burlesque Exotic World 2011 di Las Vegas.
Nell’ambito telefilm il burlesque è apparso diverse volte. Ricordo in particolare Blair Waldorf che si toglieva in modo ammiccante il vestito sul palco del burlesque club di Chuck Bass nella seconda serie di Gossip Girl. Più di recente, di ispirazione burlesque e vintage sono gli spettacoli dello speakeasy di Veronica Lodge nel telefilm Riverdale su Netflix.
