Il sesso anale è democratico. Pensateci un attimo: tutti hanno un ano. Tuttavia è il posto che il mondo, più che la natura, ci ha insegnato ad odiare perché ci ricorda che siamo animali. Al confronto, dall’uretra esce zucchero. Il sesso anale, per quanto riguarda i rapporti sessuali, è considerato uno dei massimi tabù. Una volta una donna abbastanza cresciuta mi disse che gli uomini a cui piaceva secondo lei erano gay e non lo sapevano. Questo, oltre a denotare una scarsa conoscenza dell’anatomia, è un retaggio culturale sciocco e sbagliato che ci portiamo dietro sin da tempi remoti. Gli antichi romani accettavano il sesso anale solo se uno dei due era di classe inferiore all’altro. Ai greci sembra piacessero solo i ragazzini da coinvolgere nella loro attività: secondo uno scriba l’età ideale era dai dodici ai sedici anni, a diciassette era già da buttare via. Addirittura i cretesi avevano un rito, l’harpagmos, un rapimento rituale dove un aristocratico adulto rapiva un ragazzo della sua stessa classe, d’accordo con suo padre, e passavano due mesi insieme a cacciare e banchettare. Era una sorta di iniziazione all’età adulta, in cui oltre al sesso si imparava il rispetto e il senso di responsabilità, e alla fine l’adulto regalava tra le altre cose al ragazzo un’uniforme militare. Quest’ultimo poteva anche denunciare il suo rapitore se si era comportato male. Tra adulti la pratica del sesso anale non era accettata e considerata vergognosa alla stregua di sedurre i bambini. Gli Ebrei lo permettevano solo tra un uomo e una donna sposati, per i Cristiani e gli Islamici è un atto immondo. Gli unici che non lo consideravano tabù da questa parte della Terra erano i Sumeri. Le sacerdotesse di Entu lo usavano come “contraccettivo” e i sacerdoti gala della dea della fertilità Inanna erano conosciuti per le loro inclinazioni omoerotiche.

Se il sesso anale in sé è un qualcosa ancora sentito come proibito, c’è una vecchia leggenda che addirittura è trascritta su Wikipedia: “Women engaged in anal intercourse less commonly than men“, ovvero il rapporto anale piace di meno alle portatrici di vagina. È riportato uno studio del 2010 del National Survey of Sexual Health and Behavior con un numero limitato di campioni, il cui risultato porta alla conclusione che le donne fanno sesso anale meno frequentemente degli uomini. Ogni ricerca ha il suo scopo specifico, per carità, ma non può essere presa come verità assoluta e definitiva. A me piace anche se l’ho praticato pochissimo per avere una preferenza sul sesso vaginale o orale. Mi sono incuriosita a riguardo quando ho avuto un orgasmo inaspettato. È una sensazione molto intensa, ti scuote di sicuro le viscere (forse anche letteralmente *ride*). Ed è stato forte perché non avrei mai pensato di farlo davanti, dato che se ne fa sempre una questione di dominazione o, addirittura, ho recentemente scoperto, di intimità. Basta alzare il sedere e le gambe e oplà! L’essere coinvolti in modo mentale molto dipende dal tipo di rapporto che si ha con l’individuo di fronte. Personalmente, non do alcun grado di intimità a nessun rapporto sessuale. Dipende tutto dal feeling e dalla confidenza che si crea con un individuo in quel momento. Emblematica a riguardo la risposta di una follower: “Ho trovato l’uomo giusto che mi ha incuriosito e con cui mi sento a mio agio. Mi sta accompagnando in questo nuovo mondo, sono contenta ed eccitata”. Se tenta di infilare il pene nell’ano come in un tiro al bersaglio, “ndo cojo cojo”, non è il tipo giusto. E nel sesso “tizio giusto” significa solo una persona che abbia comprensione e accortezza.

Bisogna spalmare di lubrificante il contorno dell’ano, altrimenti farà sempre male. Possibilmente ad acqua, così non causa irritazioni. Mettere il preservativo perché c’è un ricettacolo infinito di infezioni e malattie che potreste prendere. Una volta entrato il pene nell’ano poi non deve essere inserito in vagina (e lo stesso vale per la lingua nell’anilingus, sex toys e oggetti vari che devono essere sempre dotati di una base) e, porca miseria, non usate il sesso anale come metodo contraccettivo perché non lo è. Dovete avere un buon movimento di intestino. Ricorrete al clistere solo se strettamente necessario (a meno che non siate una pornostar che lo fa di mestiere). Può rendere stitico anche chi non lo è o causare problemi anche se si pensa di essersi svuotati. Ciononostante mi hanno scritto delle donne che lo amano anche se hanno disturbi intestinali e aerofagia. Ah, cosa si fa per amore!

Anche ai portatori di pene piace. L’ano è uguale per tutti, ha delle terminazioni nervose al suo interno che possono fare scintille col nostro cervello. Il motivo per cui spesso è preferito dai “maschi” è che si prova una sensazione di risucchio che stringe il pene in una morsa (l’interno dell’ano non si autolubrifica come la vagina). Una naturale gabbia masochista. Trattarlo alla stregua di dominazione e sottomissione però è un po’ riduttivo. Eppure per molti uomini è un costrutto mentale foderata dal mito della virilità: “Se lo prendo dentro da una donna/uomo/terzo genere sono una persona debole, fragile, passiva”. Nel sesso però lasciarsi andare è l’unica via per provare sensazioni nuove. E la risposta dei followers portatori di pene è stata per lo più positiva. “Adoro che la mia partner giochi col mio ano usando lingua e dita”; “Yes, mi piace e inoltre aumenta l’erezione e l’eiaculazione”, “Rimming tutta la vita”. Molti di loro hanno usato il termine “ditino”, che mi fa sorridere perché è un nomignolo che minimizza l’atto come se si sentissero in colpa a ricevere un’esplorazione delle loro profondità o si vergognassero. Non abbiate paura, non c’è nessuna divinità che non approvi il piacere!
“Se vuoi che le portatrici di vagina lo facciano, devi essere disposto a riceverlo”. Questa mi sembra un’affermazione troppo lapidaria. Va bene la reciprocità ma bisogna rispettare i desideri dell’altro senza pretendere. Donarsi senza riserve è bello, però è una scelta personale che può non essere condivisa da tutti. All’ano ci si arriva per gradi e se lo si vuole. Soprattutto, non bisogna mai far pesare quello che si dà. Il sesso è un gioco di squadra.

A quelli che dicono che sia contro natura ho sempre risposto che, se il creatore non avesse voluto ci avrebbe creati tutti con una grata nel culo!😜 Alla fine se c’è complicità, se non viene imposto o preteso è piacevole come tutto il resto e non c’è nulla di cui nessuno debba vergognarsi!
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