Ho conosciuto Iamnakedontheinternet per caso, attraverso uno dei miei contatti Instagram. Mi sono trovata sul suo sito ed è stato amore a prima vista. Giocoso, brioso, pieno di ragazze che se ne fregavano dello sguardo dell’obiettivo e si mostravano come volevano con un top bianco corto e la frase in rosa I am naked on the internet stampata sopra oppure completamente nude con la scritta in grafica. Mi ci sono rispecchiata molto perché sono una blogger di sesso ed erotismo, adoro stare nuda e per le foto dei post ho tirato fuori di nuovo il mio lato esibizionista mai sopito.

Camilla, in arte Miss Sorry (nome della galleria in cui lavorava a Padova, Sorry Mama), nasce come modella erotica, all’inizio come gesto adolescenziale di ribellione contro la sua famiglia borghese. Negli anni ne ha viste tante in questo lavoro, è stata anche diverse volte vittima di episodi di bullismo. “Per molto tempo ho avuto due facce: la professionista da una parte, e dall’altra foto di nudo ed erotiche che vendevo all’estero”. Nessuno sapeva del suo secondo volto. A diciotto anni è stata una delle prime Suicide Girls italiane, dove alla fine si è fatta archiviare per l’assenza di solidarietà tra modelle. È diventata in seguito una fotografa professionista ed ha aperto uno studio tenendo sempre nascosto il suo lato erotico. Il mondo della moda non è stato clemente con lei e la sua apparenza. “Appena mi vedevano, appariscente e tatuata, mi dicevano ‘ma tu cosa vuoi fare? Professionista di che?’, poi quando davano un’occhiata alle foto, prendevo comunque l’ingaggio”. Le discriminazioni che riceveva hanno quasi sempre riguardato il suo corpo. “Essendo tatuatissima sin dai 14 anni, ero già un genere ed ero trattata come un cliché: agli occhi degli altri mi drogavo, ero una puttana e facevo feste tutto il giorno”. Trovava molto più divertimento a scattare foto di nudo. È stata influenzata nel suo stile pop e colorato dallo stilista Elio Fiorucci, che ha conosciuto e che l’ha spinta con le parole ad andare avanti finché non si sarebbe imposta.

Un giorno ha regalato alla sua assistente fotografica, che posa nuda come lei ed ha paura di essere bullizzata se la scoprono, un cappellino con su scritto: “I am naked on the internet”. Le ha detto: “Te lo metti, ci vai in giro e te ne freghi perché fai delle foto bellissime”.
Da qui l’idea di un progetto su tutte le persone che scelgono di esporsi sul web e vanno incontro alla pubblica morale. Intenzione: raccontare le loro storie. “Chiunque si espone ha delle motivazioni”. Possono essere sia edonistiche, sia legate ad insicurezze che le ragazze decidono di superare così. “C’è un mondo dietro a chi si mostra. L’iniziativa nasce per sdoganare la nudità, che è un’espressione gioiosa e serena di sé”.
Il sito in fase di costruzione racconterà le storie delle persone nelle foto che possono appartenere a qualsiasi categoria, “chiunque compia una scelta di rottura contro la pubblica morale e con un dito medio alzato rispetto alle critiche degli altri”. Ogni quindici giorni ci sarà un mini-set scattato da Miss Sorry in modo ironico e pop che racconta un individuo accompagnato da una video intervista, più materiali fotografici che riguardano il nudo. Tutto nel segno dell’ironia e della spensieratezza.

La motivazione comune nell’esporsi che Camilla ha notato ascoltando le storie delle persone è la ricerca dell’amore di sé. “Una delle vicende che mi ha colpito è quella di una donna trentacinquenne che aveva desiderio di fare un porno. Ne ha parlato al compagno e lui l’ha sostenuta e accompagnata nel suo percorso da pornostar, che non è durato molto ma li ha uniti tantissimo”.

Nel making-off dei video Miss Sorry si avvale dell’aiuto di uno staff di ragazzi che dirige. Le prime cinque interviste sono già pronte: una modella berlinese, un rapper, una coppia che ha lavorato nel porno, una petite model, la vicenda di Camilla. Ci saranno pure dei tutorial buffi con basi serie: “come trovare il punto G”, “come sedurre una donna”, ecc. Saranno sponsorizzati artisti che trattano la tematica del nudo.
Per entrare a far parte della “community”, ci sono due tipi di army aperte a tutti. Nella prima si può scattare una foto creativa di qualsiasi tipo (non solo nudo, ma oggetti, animali, posti) con la scritta ben visibile I am naked on the internet. La seconda è per entrare a far parte visivamente della Naked Army: una foto di nudo che può essere anche mascherata, a seconda dei limiti di ognuno, dove compare la scritta e bisogna spiegare il motivo per cui si è deciso di esporsi o che cosa si pensa del progetto in generale. Queste foto, inviate ad una mail specifica (army@iamnakedontheinternet.com), verranno pubblicate sul sito e su Instagram. Le storie più belle saranno raccontate da Camilla ed inserite in home page.


Ultimi ma non ultimi, i top. Sono di American Apparel, un marchio californiano basic di qualità, e sono in vendita sul sito ad un modico prezzo. Servono per incoraggiare le ragazze ad entrare nel progetto ancora in work in progress. Il sito sarà probabilmente pronto per luglio. In questi giorni Camilla organizza per tutti coloro che hanno voglia di divertirsi e mettersi in gioco un casting per la sua sigla, un video introduttivo del progetto. Per candidarsi basta inviare un DM (direct message) al suo profilo Instagram Iamnakedontheinternet. Il video sarà girato il 12 e il 13 giugno a Padova.

One Reply to “I AM NAKED ON THE INTERNET svela la nostra nudità esteriore ed interiore per continuare ad innamorarsi di sé ogni giorno”