ATTENZIONE: con “video porno” mi riferisco a quelli in cui ci si masturba da soli nello specifico.
Inutile negarlo ma almeno una volta vi siete spogliati nudi per qualcuno che non era con voi ma vi guardava o vi avrebbe guardato dietro uno schermo. Se non l’avete ancora fatto, potete riparare subito e tenere il video per voi perché non si sa mai vi eccitiate rivedendolo. Altrimenti, inviatelo alla persona che starà sempre con voi per tutta la vita o qualcuno di fiducia. Lo spettro del revenge porn aleggia sempre, fate attenzione e seguite le vostre sensazioni, in genere sono giuste. La sola idea vi imbarazza o inorridisce? Sappiate che siamo tutti voyeuristi, ovvero influenzati dalla vista e di conseguenza dalle immagini, ma non tutti esibizionisti. Dobbiamo essere molto sicuri di noi stessi, della nostra fisicità per realizzarne uno…oppure essere ciecamente eccitati. I video del cellulare o del tablet, per non parlare di quelli al computer, non sono troppo definiti per temere che si vedano peli molesti e difetti fisici di minore importanza. Il punto è cosa fare per eccitare? Nulla di trascendentale. Ad un certo punto si scopre di essere Cam Girl o Cam Boys per caso, soprattutto quando si è in grado di masturbarsi e si conosce abbastanza bene il proprio corpo. Un video porno amatoriale con un’altra persona è difficile da eseguire, però quando siete da soli siete regine e re di voi stessi. Potete inventarvi quello che vi pare visto che, sia che sia per consumo personale che per il proprio partner, piacerà sempre.
QUASI tutti una volta nella vita hanno fatto un video porno: la percentuale oscilla tra il 52% per chi non l’ha mai eseguito e il 48% per chi l’ha girato (su un campione di circa 200 persone). Nel sondaggio tra i miei amici, mi sono stupita di quanti uomini l’abbiano fatto almeno una volta nella vita. Ma poi mi sono ricordata che hanno meno problemi a mostrare la loro nudità, dato che vivono sin da piccoli una sessualità più espressiva e libera. La risposta più strana è stata: “La mia ex pretendeva miei video dove avevo il pene a riposo, l’ho sempre trovata una richiesta bizzarra”. Forse le bastava poco per eccitarsi, chissà! Discorso opposto per le donne, fortemente autocritiche perché la società gli ha imposto la vergogna delle loro fattezze. “Mi sento a disagio con me stessa”, “Sinceramente non credo li farei perché ho troppa paura che poi vada in giro. Inoltre il porno mi verrebbe proprio male”. Ecco, siamo convinte sia necessario fare chissà quali acrobazie e numeri per interessare l’altro ed invece bisogna solo godere del proprio piacere.

Un particolare che non mi aspettavo dal web è che esiste una sorta di precursore delle cam girl, una sorta di inventrice del concetto:Jennifer Ringley. Nel 1996 all’età di 19 anni Jennifer trasmise tutta la sua vita all’interno del dormitorio del college sul suo sito chiamato Jennicam. Una sorta di Grande Fratello ante litteram. Quattro milioni di persone la guardavano (il web all’epoca era molto meno affollato). Raggiunse la popolarità perché era l’unica sulla piazza. Non c’erano Snapchat, Instagram o altro. Mise pubblicamente online il suo passaggio dall’adolescenza all’età adulta e divenne il primo fenomeno online. Chiuse il sito nel 2003 però per riappropriarsi della sua vita personale. Adesso i video fanno parte di ogni social che si rispetti, anche se quelli delle Stories di Instagram o Facebook sono effimeri e, soprattutto, non sono porno (su Snapchat invece si può a pagamento con Snapcash, articolo qui).
Il video è un’esplorazione di sé e di quanto si è disposti a mettersi in gioco per gli altri. Si possono scoprire caratteristiche nascoste della propria sessualità e preferenze impensate. All’inizio si pensa tanto a cosa dire e non dire, non si è convinti, si teme di non essere abbastanza sexy o desiderabili, poi si comprende che la naturalezza è la migliore carta. Deve essere divertente ed intrattenervi abbastanza da suscitarvi goduria. Siete gli oggetti sessuali di voi stessi.
I video sono molto utili se i due sono distanti, si può fare anche come regalo. Aiuta a rendere bollente la situazione, a mantenere il legame sessuale e non bisogna temere che il partner poi viva solo di quello. A meno che non si tratti di qualcuno conosciuto sul web (e vi sconsiglio di inviargli qualsiasi cosa, se non volete ritrovarvi su PornHub o peggio), preferirà sempre la carne ai pixel. Nel video si è liberi di fare quello che si vuole, non è necessario prepararsi come se fosse uno striptease, sono apprezzati ogni genere di idea o outfit perché il focus principale è sull’eccitazione e l’orgasmo. La location può essere qualunque, pure seduti su una sedia va benissimo. Le piattaforme di video online hanno spesso una sezione privata con password per file pesanti (Vimeo, YouTube). Se non vi sentite a vostro agio con l’online, ci sono WeTransfer e Dropbox. Potete giocare in modo infinito con lui o lei, tramite richieste. Non vi sentite forzati ad obbedire alla lettera e metteteci del vostro. Mai uscire dalla comfort zone. Più ne collezionate, più la timidezza va via e non rivedete nemmeno i video. Anzi, meglio non rivederli. Come le foto, troverete sempre un difetto. Il profilo, i denti, il naso, i capelli, le pieghette, la cellulite, i piedi. Uno spontaneo e buon orgasmo può coprire tutto questo. Le parole d’ordine sono: lasciarsi andare pensando prima cosa piace a noi e poi cosa piace all’altro in un flusso di godimento estremo. Attenti a non fingere, se non siete girati, si vede!