- Bad Santa (2003)
Babbo Natale è un simpatico uomo di mezza età con folti capelli bianchi, barba e capelli medio-lunghi, occhialetti sul naso, sguardo buono. Non immaginereste mai che un personaggio solare e positivo come lui nasconda in realtà un lato oscuro, sexy e prevaricatore. Eppure è così. E non è di certo colpa della canzone Santa Baby di Eartha Kitt o del porno mainstream ad avere sessualizzato la sua figura in un vecchietto che approfitta delle elfe provocanti di turno. La Santafilia, l’ossessione sessuale per Babbo Natale, non è stata di certo inventata dalla Coca Cola, da Playboy o da Porn Hub, anche se questo trio ha sicuramente contribuito al successo del personaggio in tutto il globo. Santa Claus, prima di essere San Nicola, era Odino. Questo antico dio nordico aveva l’abitudine nel giorno del solstizio d’inverno di scendere sulla terra in quella che era chiamata la Caccia Selvaggia. Accompagnato da divinità, valchirie, mostri, fantasmi e morti andava a caccia dei poveri esseri umani malcapitati in sella al suo cavallo ad otto zampe, Sleipnir. In questa occasione i bambini lasciavano del fieno per il suo destriero all’interno dei loro stivali che mettevano vicino al focolare. Si diceva che Odino li avrebbe ricambiati con dolci e giocattoli. Vi ricorda qualcosa? Penso proprio di sì. Il dio, soprattutto, è un grande amatore di uomini, donne, animali ed è egli stesso di natura promiscua (donna/uomo). Odino poteva far visita alle famiglie nelle sembianze di viandante bisognoso di un tetto sotto il quale passare la notte e liberare dalle pene del momento i suoi benefattori proprio attraverso il sesso.
Santa Claus oggi sembra avere un ruolo simile. Più che alleviare i problemi quotidiani delle persone, sembra alimentare le loro fantasie sessuali. Forse uno dei primi film odierni a portare alla luce questa ossessione è stato Bad Santa (Babbo Bastardo) col mitico Billy Bob Thornton. La barista, Sue (Lauren Graham), chiede a Willie, Babbo Natale per mestiere, di provarle la sua identità. Lo fanno in macchina mentre lei viene ripetendo “Fuck me, santa!” (scopami, Babbo Natale) senza permettergli di togliersi il cappello caratteristico. Più tardi gli confesserà che ha sempre avuto un’attrazione insana per Babbo Natale sin da quando era piccola perché la sua famiglia era ebrea e il Natale era una festa proibita in casa sua. La Santafilia, però, ha più a che fare col rapporto dominatore-sottomesso tipico del BDSM. La parafilia non è esattamente giustificata dal look di Babbo (cintura in pelle e stivali neri lucidi) ma per il suo ruolo di dispensatore di doni o punitore, in base alla condotta della gente. L’atto, infatti, che ecciterebbe di più gli ossessionati dall’anziano barbuto è la sculacciata sul sedere. Santa Claus ha dei parallelismi anche con la figura del papino, di cui vi parlavo un mese fa in questo post. Rassicurante e paterno, è pronto a ricompensarvi o punirvi sessualmente come volete voi. I siti di annunci americani fioccano di anonimi che si offrono come dispensatori di piacere travestiti da Santa Claus. Anche coppie. Mr e Mrs Claus a New York vi aspettano per un’interessante serata natalizia dai toni fetish: “While the elfs are busy finishing up the toys The Claus’s will be at the mall looking for naughty boys! We can meet and go out to our sleigh where we can take out some toys and play! Email us your wish list and lets get you gifted!!! HO Ho Ho!” – “Mentre gli elfi sono impegnati a ultimare i giocattoli, i Claus saranno al centro commerciale a cercare ragazzi porcelli! Ci possiamo incontrare e andare fuori sulla nostra slitta dove possiamo estrarre qualche gioco e giocare! Inviateci via mail la vostra lista dei desideri e sarete ricompensati!!! Ho ho ho!”. E ce ne erano mille altri sotto la voce “Occasional Encounters” di Craiglist, ma adesso la sezione è stata eliminata perché era sfruttata da molti sex workers e per la legge sulla lotta contro lo sfruttamento sessuale online. In Italia grandi città come Milano e Roma non presentano annunci di questa natura. Dobbiamo rimediare subito. Su, su! Non avete voglia di fare un bel giro in slitta?
Pare comunque che anche il San Nicola della tradizione cristiana nasconda i suoi “loschi” segreti. Sembra infatti che dietro la figura di elargitore di doni si nasconda una storia di prostituzione. Nell’agiografia La Leggenda Aurea di Jacopo Da Varazze è riportato che un giovane Nicola volesse togliersi di tutti i suoi averi e avesse sentito di un quartiere povero nel quale un padre era stato costretto a far prostituire le figlie perché non si poteva permettere di offrire loro una dote per sposarsi. Per salvarle, Nicola regala all’uomo tre borse d’oro che lancia nell’arco di tre notti alla sua finestra aperta.
Il compagno malefico del santo nelle tipiche processioni germaniche e degli altri Paesi del Nord Europa, che fanno il verso alla Caccia Selvaggia nei suoi protagonisti, è Krampus. Un personaggio con corna di capra, mucca o ariete, rigorosamente originali, ricoperto di folto pelo e molto simile ad un diavolo, proveniente in questa forma codificata dall’Austria (Tirolo). Incarna il lato oscuro del Natale che punisce i bambini che sono stati cattivi incatenandoli e portandoli via dalle loro famiglie. Una figura caprigna che scatena subito le fantasie più nascoste di tedeschi ed austriaci, sia sotto forma maschile che femminile in cartoline dagli inequivocabili significati (risalenti agli anni Settanta). Anche questa bestia è figlia del paganesimo europeo, è probabile che avesse a che fare con i riti di passaggio dall’anno vecchio a quello nuovo. Per Krampus è più facile il gioco rispetto a Babbo Natale. Fruste di betulla e catene sono il suo kit simbolico usuale. E sembra che le processioni nei villaggi austriaci che celebrano questa creatura tradizionale siano particolarmente animate da ragazzi giovani che importunano ragazze vestite carine per l’occasione. In America, dove il personaggio è di gran tendenza da qualche anno, e Germania si organizzano milioni di party sexy a tema krampus nel nome della trasgressione e spesso del trash.
Vi aspettavate un Natale tradizionale più banale vero? E invece è molto più tenebroso di un Halloween qualunque. Non mi resta che augurarvi un buon vecchio ed oscuro Natale!