Gotico & Halloween. La nudità dell’orrore

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Vania Zouravliov
– They just wait don’t they?
– What?
– The monsters inside us.
– Monsters?
– What would you call them?
– For me…demons. But one word is much like another.
– And when they’re released?
– We’re most who we are. Unrestrained. Ourselves.
(Penny Dreadful, stagione 2, episodio 7, Ethan Chandler – Vanessa Ives)

 

Vi state coprendo gli occhi. Le mani sono premute a forza contro il viso. Non volete guardare l’orrore sullo schermo. Prendete la mano del vostro vicino e la stringete forte. Il cuore che batte all’impazzata. Non riuscite a togliere lo schermo visivo ma allo stesso tempo sbirciate tra le fessure delle dita. Vi atterrisce e incuriosisce. Desiderate sapere senza avere il coraggio di osservare completamente la scena che si sta svolgendo nel film horror. Una buona pellicola di questa categoria scava nelle nostre anomalie estremizzandole. Cos’è l’Esorcista se non un passaggio dall’infanzia alla pubertà? Il mondo di Buffy – L’ammazzavampiri l’universo pericoloso del liceo?

L’horror proviene dal gotico, genere letterario nato alla metà del Settecento. Il gotico deve avere un elemento soprannaturale che funga da perno della narrazione e sconvolga le vite dei protagonisti. Ogni grande romanzo gotico è diventato tale per aver rispecchiato una forma di fobia. Frankenstein rappresenta l’evoluzione della scienza verso l’ignoto, il giocare a dio con la natura. Dorian Gray è la fame del bello che consuma da dentro, la sete insaziabile di piacere, il consumismo sfrenato privo di amore. Dracula è la paura del sesso, della sensualità e dell’omosessualità, caratteristica dell’epoca vittoriana, che in una certa misura esiste ancora in quella odierna. Nel corso dei secoli il soprannaturale ha spesso cercato di narrare inquietudini, spiegare cambiamenti e sciogliere le rigidità di un sistema repressivo.

Il gotico e l’horror hanno le tipiche componenti di un film o di un libro erotico: tensione iniziale, scoperta improvvisa e climax. Le atmosfere sono morbose, chiuse, spesso ripetitive. “Ecco l’impero dei sensi“, tratto dalla storia vera dell’assassina Sada Abe, mostra come la mania sessuale reiterata uccida e nel suo incedere verso la fine infonde un’angoscia del tutto simile a quella che si prova in un film del terrore. American Horror Story è una serie antologica composta dagli stereotipi di questo genere: la casa, il manicomio, la congrega di streghe, il circo, l’hotel e di nuovo una casa sull’ex colonia di Roanoke. Le nostre pulsioni recondite sono sfogate in spazi chiusi o luoghi nei quali le stranezze sono accettate. In pubblico è necessario mantenere il controllo delle nostre inclinazioni, come fa Vanessa Ives in Penny Dreadful, un convincente riassunto moderno dell’essenza del gotico. Vanessa è una donna attraente e sensuale nel secolo sbagliato. Va a letto con il promesso sposo della sua migliore amica Mina alla vigilia del suo matrimonio. Tradisce la sua fiducia e commette un peccato carnale. Attraversa un periodo depressivo ed è internata in manicomio. Lì i “dottori” le inculcano in testa che il naturale istinto sessuale è da reprimere. Vanessa non si accetta per quello che è, così come altri personaggi della serie. Ognuno di loro si sente un mostro o ha dentro una bestia che “graffia per uscire fuori”.

L’horror, il romanzo gotico, il classico racconto del terrore di Edgar Allan Poe scoperchiano i nostri nervi, la carne viva sotto la pelle, denudano la nostra intimità. Spingono le fantasie e i desideri al limite per scuotere i tabù dalle fondamenta. Il vampiro è la sensualità personificata, succhia il sangue, che rappresenta lo scambio di fluidi durante un rapporto. Il demone è l’io interiore che scalpita per fare ciò che vuole. Il lupo mannaro è il nostro istinto animale primordiale violento e sanguinario che si scatena all’improvviso. La creatura assemblata in laboratorio è il desiderio dell’uomo di raggiungere la perfezione e l’immortalità nella vita. Lo zombie è l’incarnazione delle paure di estinzione o di completo asservimento ad una società dominante della specie umana.

Il soprannaturale è un’espediente per raccontare qualcos’altro che tormenta le nostre coscienze. Halloween, Samhain ‘insieme’ in gaelico, rappresentava la fine dell’anno celtico. Ci si travestiva da creature della notte per esorcizzare i propri timori profondi. Si onoravano gli antenati, i morti, per togliersi la vecchia pelle e indossarne una nuova. Ciò che siamo muore nella notte di passaggio tra passato e presente. Affrontiamo l’orrore dei nostri dispiaceri esasperandoli e rinasciamo il mattino dopo. Immortali e terribili.

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