Storia del Burlesque – Burlesque Legends

foto copertina: Tempest Storm

Le Burlesque Queen del passato furono: Gypsy Rose Lee, Sally Rand, Ann Corio, Lily St. Cyr, Dixie Evans, Tempest Storm, Betty Rowland, Satan’s Angel, Zorita, Jennie Lee.

Sally Rand istituzionalizzò dei classici come la fan dance, danza con grandi ventagli di piume con i quali le performer gioca senza mai scoprirsi, e la bubble dance, danza con una palla gigante di gomma leggera e trasparente attorno alla quale ci si esibisce.

Ann Corio era una teaser, un’artista che lasciava sulle spine il pubblico, evitando di spogliarsi. Alla fine della sua carriera nel 1965 presentò e si esibì a Broadway in uno show dal titolo This was Burlesque.

Lily St. Cyr, soprannominata la First Lady del Burlesque, divenne conosciuta per il numero flying G, nel quale aveva un perizoma legato con un filo di nylon ad una canna da pesca che venica poi tirato via un secondo prima dello spegnimento delle luci. Ritiratasi dal settore, creò una sua linea di lingerie, The Undie World of Lily St.Cyr, creazioni per donne desiderose di sedurre i propri mariti.

Dixie Evans aveva una somiglianza impressionante con Marilyn Monroe, che le fece causa per sfruttamento della sua immagine. La parodiò fino al 1962. Continuò a sostenere le nuove leve del burlesque fino alla sua morte nel 2013.

Tempest Storm aveva capelli rossi, misure spropositate e il suo nome descriveva il suo carattere tempestoso. Diventò una star del burlesque e del film erotico di serie B grazie a The French Peepshow (1950), girato da Russ Meyer, suo amante. Assicurò i suoi enormi seni, chiamati “money makers”, per un milione di dollari al Lloyd’s di Londra. È scomparsa il 20 aprile 2021.

Betty Rowland citò in giudizio Samuel Goldwyn, fondatore della Goldwyn Picture Corporation, per aver usato il suo pseudonimo Ball of Fire nell’omonimo film del 1941. La performer si era guadagnata questo nome nei tardi anni Trenta per i suoi capelli rossi e i suoi movimenti ritmati. La pellicola di Goldwyn aveva come protagonisti Gary Cooper nel ruolo di un distratto professore e Barbara Stanwyck in quello di una cantante da nightclub (nell’accezione di locale notturno musicale). All’inizio era stato previsto che il suo personaggio fosse una ballerina di burlesque ma fu accantonato perché la società non si sarebbe mai identificata in una Burlesque Queen, considerata lasciva e ineducata. Il costume che l’attrice indossava nel numero filmico Drum Boogie era la copia di quello di scena delal Rowland.

Satan’s Angel rimase impressa a fuoco nella memoria degli spettatori per un numero famoso, il fire tassel twirling. Le nappe dei pasties venivano incendiate e lei li faceva roteare riuscendo a non bruciarsi il petto. Le faceva volteggiare su seno, ombelico e natiche.

Zorita incontrò alla World’s Fair di San Diego un fachiro che le regalò due serpenti, Elmer e Oscar. Nello stesso luogo si imbattè nel proprietario del Capital Theater di San Francisco che la convinse ad unirsi alla sua troupe di burlesque per rimpiazzare una ragazza di nome Sarita, successivamente modificato in Zorita. Usò i serpenti per il numero “Consumazione del matrimonio del serpente”. Nella storiella una giovane fanciulla stava per essere venduta in schiava ad un terribile uomo anziano. Ballava con la serpe, era morsa e moriva. Lo spettacolo riscosse un grande successo. Era una lesbica dichiarata, inusuale per quel tempo e la sua professione. Quando si ritirò negli anni Sessanta, aprì diversi locali notturni, il più celebre dei quali fu il Zorita’s Showbar a Miami.

Jennie Lee, nota come The Bazoom Girl per il suo seno prosperoso, fu una grande artista internazionale. Partecipò alla protesta del 1955 contro la drastica diminuzione dei salari nel mondo del burlesque. Dopo ciò, decise di fondare la League of Exotic Dancers, un’associazione che preservava le tradizioni di questo spettacolo e teneva in contatto tra di loro le vecchie performer. In un primo tempo funzionò come sindacato, successivamente divenne un moderato social club per artiste in pensione. Negli anni Ottanta Jennie allestì un museo sul burlesque in un ranch del deserto del Mojave in California che è stato mantenuto in vita da Dixie Evans fino alla sua morte. Questa gli diede il nome di Exotic World – Home of the Movers and Shakers’ Burlesque Museum, intitolato poi Exotic World Museum. Per sostenerlo, Dixie istituì il concorso Miss Exotic World Pageant, che ancora adesso premia un vincitor ogni anno.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: