Non avevo mai fatto una diretta prima dell’avvento del coronavirus. Ho deciso di provare, dato che sembrava essere diventata più che la moda, lo sport del momento. E mi è piaciuto avere un interlocutore (la diretta da sola ancora mi mette a disagio perché sembra che debba intrattenere le persone per forza). Così, dopo averci preso la mano, è nata una serie di dirette nel mese di luglio chiamata Hot Talk sul Lettino. Sesso in spiaggia, amori, flirt, situazioni scomode, costumi sexy e non e bagni di notte erano i punti focali della conversazione fatta con: La Chiave di Gaia, Claudia Ska, Clitoridea, Vida di Bi, La Camera di Valentina e Hello_Policose. Quella che poteva essere una conversazione frivola si è sempre trasformata in una riflessione profonda o uno scambio culturale tra persone che vivono distanti ma hanno modi di pensare simili. Anche i followers hanno partecipato attraverso sondaggi sui temi sopra indicati, dei quali leggevo le risposte in diretta. Non mancava l’aperitivo che non sempre è stato alcolico per condizioni climatiche avverse (troppo caldo).
Sara di La Chiave di Gaia mi ha raccontato della libertà delle Tenerife dove vive, in cui è possibile andare in spiaggia come si vuole senza restrizioni. Mi ha nominato un brand australiano molto interessante che produce dei microtanga perfetti da mostrare sulle spiagge spagnole, Wicked Weasel. Abbiamo convenuto che il mare della Spagna è molto più libero e privo di giudizio rispetto a quello dell’Italia. “Nel mio Paese non mi sento a mio agio a stare in topless”, ammette Sara. Alle Canarie il sedere è un simbolo ed è normale che ragazze molto giovani indossino tutte il tanga. Sara mi ha accennato anche di una sua avventura hot in una spiaggia brasiliana al chiaro di luna. “Lui era un italiano, io uscivo da una fase di fidanzamento a sedici anni e avevo bisogno di fare esperienze. È stato bellissimo”.

I primi baci di Claudia Ska sono stati dati a dei ragazzi non sardi conosciuti sulle spiagge della Sardegna, sua terra d’origine. Il primo in assoluto è stato a dodici anni con un ragazzo di Belluno imboscandosi dietro a un condominio vicino al mare: “È stato superventolato”. Abbiamo condiviso memorie di persone che nascono sul mare: a Ferragosto non succede nulla come a Capodanno e fino all’adolescenza abbondante bisogna nascondere le proprie scorribande al mare per la presenza di famiglia o parenti in spiaggia. Una volta di notte si è dovuta rifugiare con un tizio nell’acqua per l’arrivo improvviso dei cinghiali. “Sono una che rimpiange il sesso scomodo, come quello in macchina“, confessa e una delle sue macchine preferite dove farlo è la Ford Mondeo station wagon. Claudia mi ha mostrato su una foto in posa da body builder un costumino sexy leopardato modello Ursula Andress in 007 con un simil cinturino di pelle nella fibbia laterale che gli avevano regalato i suoi colleghi del teatro a Roma!

Ketty di Clitoridea mi ha parlato molto di costumi e mi ha fatto vedere il suo bikini nuovo bianco a pois neri recentemente comprato da Tezenis. Adesso osa di più nello swimwear mentre in passato si copriva per mancanza di autostima nel proprio corpo. Si è posta una domanda fondamentale al quale in seguito ho trovato risposta in un sondaggio generico sui social: ma è possibile fare sesso dentro l’acqua? E ancora: come si fa con il preservativo? Se l’è chiesto perché ancora non aveva provato l’esperienza e voleva pareri a riguardo. Ho scoperto che diverse persone si sono tuffate nella pratica ma il problema più grosso per i portatori di vagina è l’attrito che si crea e non fa scivolare con fluidità organi sessuali e movimenti. L’uso del preservativo non è pervenuto, tranne per un ragazzo che è uscito apposta dall’acqua per infilarselo. Purtroppo la diretta non è stata salvata da IGTV e non abbiamo foto o altre memorie a riguardo.

Benedetta di Vita di Bi ha risposto anche lei nella diretta successiva alla domanda del sesso in acqua e ha ricordato che oltre a fare attrito, l’acqua marina brucia per il sale al suo interno. L’unico elemento comodo è che ti rende più leggero e si possono affrontare posizioni diverse rispetto alla terraferma. Bi ha ammesso di non avere simpatia per insetti o animali allo stato brado, almeno in montagna. “Mi ricordo la gita in parrocchia a tredici anni in un posto in Trentino a guardare le stelle. Ci dissero: ‘Occhio ragazzi a passare tra una casa e l’altra perché ci sono i lupi’. Sono rimasta traumatizzata”. In compenso però tutte le esperienze sessuali ed emotive le ha fatte al mare. “La cabina è l’avventura sessuale più scomoda. Mai più nella vita. La gente che passa fuori, i ragazzini che strillano nella cabina a fianco, un caldo micidiale e l’aria che manca”. Negli ultimi anni Bi ha migliorato il rapporto col suo corpo e compra per sé costumi seducenti ma non particolarmente rischiosi.

Gea de La Camera di Valentina mi ha condotto in un viaggio culinario di tutto rispetto nella spiaggia siciliana. Oltre al classico Cocco Bello e i venditori di bevande, in Sicilia si mangiano le pannocchie bollite, che in palermitano si chiamano pollanche. “La cantilena del signore con la pentolaccia è la seguente: Signora Maria, la pollanca più bedda solo da mia!”. Le famiglie si portano al mare teglie enormi di pasta al forno con gli anelletti, il ragù e tutto ciò che è commestibile (uova, carote, piselli e altro). Immancabile da mangiare fuori dal mare e negli stabilimenti balneari è il “coppo”, un cartoccio col pesce fritto, per non parlare del rituale iniziatico del cibo di strada assolutamente da provare nel capoluogo della Sicilia. Non sapevo che il secondo nome di asciugamano fosse “tovaglia” in siciliano…e finalmente ho trovato il posto giusto dove fare il perfetto bagno di notte: Palermo! L’acqua è un brodo e quando esci non senti freddo perché il caldo è asciutto. “L’aria è un phon automatico”, ha garantito Gea.

Dania di Hello_Policose mi ha raccontato un episodio superscomodo ma divertente sulla spiaggia di Mazagón in Andalusia accampata con gli amici in una tenda in cima ad una duna di sabbia. Dopo aver fatto il bagno e aver bevuto, è stato per lei faticosissimo risalire per arrivare alla meta, “l’ultimo tratto l’ho fatto strisciando”. E non solo: “Il giorno dopo ci hanno detto che c’erano gli squali nel posto in cui avevamo fatto il bagno!”. Anche lei ha vissuto le prime esperienze, amori e avventure al mare. “Due anni fa stavo guardando le stelle con i miei che vivono in un bosco. Ad un certo punto a mezzanotte sento la notifica del match su Tinder da parte di un tizio fighissimo che era al mare e l’ho raggiunto!”. Ha inforcato la Uno senza servosterzo del nonno e ha percorso la facile distanza di tre chilometri. In spiaggia non si poteva, quindi Dania ha portato il tizio in un posto speciale sopra ad un promontorio e hanno guardato l’alba nudi: “Una sensazione liberatoria con questa persona totalmente sconosciuta…ed è stato uno dei momenti della mia vita in cui mi sono sentita più connessa con il creato”. Inoltre, abbiamo affrontato il problema di stare a capezzolo nudo in spiaggia: il giudizio sta nell’occhio di chi guarda e non solo!
Grazie ancora a tutte per essere intervenute in questa piacevolissima ape-chiacchierata. Hot Talk sul Lettino si chiude con questo post e forse, chissà, tornerà la prossima estate!
