La sottile linea arcobaleno

“[…]ognuno è quel che è, e non deve mai scusarsene. Anzi, deve alzare la testa, mostrare tutto il suo orgoglio, senza lasciarsi ferire dall’ignoranza. […] Perchè mai, mai, bisogna aver paura dei colori.Rainbow Republic – Romanzo Distopico Gay, Fabio Canino

 

Viviamo nel paese dei colori, la luce illumina le superfici delle cose rendendole vivide, brillanti, differenti l’una dall’altra nella loro unica bellezza. Ma i colori non vivono dentro di noi. Ci autoimponiamo il bianco e il nero, sicuri che non ci siano vie di mezzo. Accettiamo la varietà di toni come intrattenimento e la spingiamo fuori di casa quando ci sembra poco “rassicurante”. Astrusi termini in inglese estraniano alle nostre orecchie parole semplici come “genere” (gender) e “adozione” (stepchild adoption). Gli argomenti si complicano e consideriamo nostri simili con inclinazioni sessuali diverse come alieni venuti da Marte con intenzioni bellicose.

Alzi la mano chi di voi non si è mai eccitato con un porno interamente o parzialmente gay o lesbico. Tutti zitti e immobili. Qualcuno di noi la alza timido, lo sguardo basso. Guardare due persone dello stesso sesso che lo fanno eccita ugualmente di due persone di diverso sesso. Quindi significa che è un’azione positiva, non negativa. Provocare piacere, se c’è consenso, non è mai qualcosa di sbagliato. Ci sentiamo colpevoli e condanniamo noi stessi perchè ci è stato insegnato che amare/andare/stare con il proprio identico genere è sbagliato.

Omosessuali e transessuali hanno sempre camminato fianco a fianco a noi, la storia ne è zeppa di esempi. La duplicità sessuale è sempre stata considerata divina nel campo delle prime religioni animistiche e pagane. Numerosi sono stati i ritrovamenti di statuine aventi in contemporanea seno e fallo risalenti al Neolitico e all’Età del Bronzo. Celebre il termine “amor greco”, derivato dall’usanza maschile dell’antica Grecia dell’istruzione di un ragazzo anche nelle arti amorose da parte di un maestro, e il costume della paederastia, aristocratici adulti che vanno con giovani adolescenti, risalente all’età dorica. Le relazioni omosessuali tra uomini in Grecia erano viste in maniera positiva, anche se il sesso anale tra persone dello stesso sesso era proibito perchè considerato mortificante, soprattutto se a riceverlo era una persona più adulta, mentre era concesso quello intercrurale. L’esercito tebano era considerato imbattibile dato che era composto da coppie di uomini amanti. In questo contesto, la coppia simbolo della letteratura greca è Achille e Patroclo. L’anno scorso è stata rinvenuta una tomba grandiosa in onore dell’amante di Alessandro Magno, Efestione. Ricordiamo bene gli amori della poetessa Saffo sull’isola di Lesbo. A Roma la legge Scantinia proteggeva i ragazzi contro gli stupratori. Giulio Cesare era un noto bisessuale e la maggior parte degli imperatori romani aveva un amante maschio. Non tutti sanno che Nerone sposò due uomini con regolari cerimonie. Con l’avvento del Cristianesimo ci fu un irrigidimento radicale degli usi e dei costumi. Dal dodicesimo secolo in avanti le pene contro gli omosessuali si inasprirono. L’omosessualità fu targata come peccaminosa e il terzo consiglio laterano di Roma scomunica i sodomiti. Il regno di Francia nel 1791 fu il primo a decriminalizzare la sodomia, seguito a ruota da diversi paesi dell’Europa nel successivo Ottocento. Gli anni Venti del ventesimo secolo furono testimoni di un improvviso libertarismo che prese piede a Berlino, nella quale si diffondono le prime riviste per gay e lesbiche. L’oscurantismo ritornò alle porte della Seconda Guerra Mondiale, per proseguire fino alla fine degli anni Sessanta. La mobilitazione gay è stata scatenata dai moti di Stonewall che hanno permesso di unirsi alla rivoluzione sessuale generale tra Sessantotto e anni Settanta. Da lì si arriva alle morti per HIV negli Ottanta e Novanta e alla lotta per i diritti civili odierna.

L’omosessualità non è prerogativa solo dell’uomo, ma esiste anche in natura. Un bellissimo libro esplicativo sull’argomento è Biological Exuberance: Animal Homosexuality and Natural Diversity di Bruce Bagemihl, un biologo canadese, che ci mostra quanto il mondo animale sia variegato e variopinto, scoperto grazie a un monologo di stand-up di Ricky Gervais. Nel testo scientifico troviamo un canguro con una tasca da femmina e organi sessuali maschili. Fenicotteri rosa maschio che fanno sesso insieme, costruiscono nidi, e qualche volta allevano pulcini adottivi. Tutti i bonobo e l’un percento di ostriche che hanno attività omosessuali e così via. Dimostra che il comportamento omosessuale ha le stesse dinamiche di amore e affetto di quello eterosessuale ed è stato documentato in ben quattrocentocinquanta specie. A volte si uniscono per gioco o saluto. Il vantaggio che hanno le bestie rispetto all’uomo è che non hanno un sistema di ragionamento complesso.

Ognuno di noi ha un’inclinazione preferenziale rispetto ad un’altra, è logico, ma in linea di massima siamo tutti potenzialmente gay.

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