SEX POP | Tommy Kuti si mette a nudo su OnlyFans per abbattere le diversità con gioco e ironia

Martedì 14 dicembre è uscito il nuovo singolo OnlyFans – È lei o non è lei di Tommy Kuti, rapper bresciano di origine nigeriana, prodotto da Damiano Mulino e Diiamond. Il video, girato da Stefano Quaglia e prodotto da The Family, è stato lanciato solo su OnlyFans ed è possibile vederlo ad una cifra economica se ci si iscrive al suo canale @tommykutiof . Per la prima volta un artista italiano parla del fenomeno OnlyFans, sito di content creator a pagamento reso famoso per la presenza di sex worker, blogger, influencer e star che vendono le loro foto e video sexy. L’intuizione di Tommy è stata geniale ma rischiosa allo stesso tempo. Subito dopo l’uscita ha perso ben cinquecento followers, il che la dice lunga su come consideriamo la sessualità in Italia e all’estero, se disconosciamo subito un artista amabile e simpatico come Tommy solo perché ha girato un videoclip nudo con donne e uomini nudi. Nonostante questo, il feedback è stato positivo, le persone hanno apprezzato l’artisticità del prodotto. Il video non è un’orgia come molti avranno pensato dalle fotografie di gruppo promozionali sparse per le pagine social del rapper. Si tratta dell’espressione e affermazione della propria individualità e libertà per mezzo della nudità. I modelli stanno su un piedistallo rotondo che gira su sfondo bianco e guardano la telecamera fieri del proprio corpo. La diversità è rappresentata nel colore della pelle e nella forma dei corpi che non aderiscono ai soliti standard di bellezza che negli ultimi anni la sfera body positive sta cercando di rompere. Il video è in bianco e nero perché il rapper voleva dare una sensazione di nudo artistico senza l’intenzione di essere trash-porno. Il set era molto professionale: i ragazzi arrivavano a scaglioni, facevano le loro scene e andavano via. Il video è stato girato a casa di un critico d’arte, Marco Pelligra, co-fondatore dell’Isorropia HomeGallery di Milano. Le opere usate in alcuni frangenti davanti o sopra ai genitali sono di Monika Grycko.

L’idea è nata da Giulia Ricciardi, amica di Tommy, e il suo fidanzato, e Pas Frezza, entrambi pubblicitari, che hanno ascoltato la sua canzone dal titolo OnlyFans e hanno pensato che sarebbe stato perfetto mettere il video solo su questa piattaforma. Alcuni modelli protagonisti del videoclip hanno anche i loro canali sul sito: Alberto Forin, Elisabeth Free Soul, La Cristina, Mabel Jessica e Mamasita Mala. “L’obiettivo è proprio avere uno scambio tra i creator e la loro community con la condivisione del video sui loro profili”, spiega Tommy, che confessa di conoscere quasi tutte le creator tranne Elisabeth, che è la più attiva. Kuti aggiunge che non è un consumatore di OnlyFans: “Mi abbonerei soltanto se trovassi la mia amica di scuola d’infanzia di cui ero innamorato”. La canzone è nata perché durante il primo lockdown del 2020 Tommy ha realizzato che molte ragazze che seguiva su Instagram si erano fatte OnlyFans. “Spesso e volentieri rimanevo scioccato e mi dicevo guardando l’anteprima su Instagram ‘ma è lei o non è lei? È la stessa che ho conosciuto a scuola o di là?’ “. Il fenomeno è nato dal fatto che molti mestieri avevano subito uno stop e i soldi dello Stato tardavano ad arrivare, in questo modo molti ragazzi hanno avuto l’intuizione di guadagnare con questo sito. Tuttavia non è così facile avviare una carriera sulla piattaforma, è consigliabile avere una solida fan base prima di iscriversi. “Non è detto che venga tutto subito”, argomenta Tommy, “Conoscendo molte ballerine e influencer mi sono accorto che solo chi si sa brandizzare e riesce a suscitare l’interesse delle persone può trasformarlo in un lavoro”.

“All’inizio nemmeno sapevo di dover essere completamente nudo, pensavo mi lasciassero le mutande almeno”, rivela ridendo Tommy, “Il giorno prima della realizzazione mi è venuto il dubbio e ho chiesto ai miei amici pubblicitari che mi hanno detto che era chiaro fin dall’inizio che io dovessi essere nudo. Questo mi ha suscitato dell’imbarazzo”, racconta Tommy, “Paradossalmente quello con più problemi a spogliarsi davanti alla telecamera sono stato io. Non sono abituato a stare nudo in una stanza con quindici persone”. La disinvoltura e la professionalità delle modelle nello spogliarsi alla fine lo hanno rassicurato. Il rapper ammette che l’esperienza è stata utile per fargli capire che la nudità è troppo sopravvalutata. Tommy è anche rimasto scioccato che i suoi genitori non siano rimasti scioccati dopo l’uscita del video. “Ero pronto ad essere diseredato per sempre”. Mia mamma ha solo osservato: “Tommy, ma non ti fanno la multa che stai nudo sui social?” Secondo il rapper, in Nigeria non si tocca l’argomento sessualità con i genitori. Questi ultimi pretendono che “non se ne parli mai poi quando arrivi a venticinque anni ti chiedono: hey, tu, quando ti sposi? Sei in ritardo, sposati. Sposati adesso, domani, perché non ti sposi tra una settimana? E tu pensi: fino a due anni fa non potevo uscire o parlare con le ragazze, ora mi devo sposare?”.

Tommy dice di aver subìto gli stereotipi legati alla sessualità nera attribuiti agli uomini, che riassunti sono: pene grande, prestanza sessuale migliore e instancabilità fisica. “A volte ho la convinzione che ogni uomo bianco pensi che i ragazzi neri abbiano un pene gigante che vogliono usare contro sua madre, sua sorella o la propria fidanzata, per questa ragione nella metà dei casi gli amici bianchi cominciano sempre a fare le loro battute, spesso e volentieri anche le ragazze lo fanno”, riferisce, “Non si può negare che noi neri siamo di frequente sessualizzati”. Riporta pure che c’è un universo di ragazze bianche italiane che siccome hanno la preferenza sessuale per i neri, “si sentono delle nere onorarie”. Quindi si prendono la libertà di pronunciare la N word dalla mattina alla sera, di fare battute o affermazioni razziste ma non si sentono chiamate in causa “in quanto consumatrici di pene nero”. Il rapper lo giudica come un atteggiamento tossico, “dato che dovrebbero essere più sensibili”.

Il pezzo è in ritmo reggaeton ed è molto orecchiabile. Vi consiglio di ascoltarlo sulle principali piattaforme di streaming digitale, un’ottima canzone da ballare a Capodanno: vi entrerà in testa, garantito!

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