Toxic Horror Stories: l’Artista

Questa è una rubrica sulle relazioni tossiche nata ad Halloween. Si tratta di rapporti disturbati che nel peggiore dei casi possono portare a gravi conseguenze, come femminicidi o omicidi. L’idea è nata perché sia io che le persone che mi stanno accanto ne hanno almeno vissuto uno nella vita. A volte in modo seriale. Perché sia mai andassimo dallo psicologo per queste sciocchezze (autoironia)! Ma non lo sono. Possono affliggere la nostra intera esistenza senza che riusciamo a uscirne. È importante raccontare per diffondere consapevolezza del problema.

Se volete inviarmi le vostre storie, potete farlo a fioreavvelenato913@gmail.com . Oppure potete scrivermi sul mio profilo Instagram @iamfioreavvelenato . Nomi di persone o luoghi non verranno fatti, se non da voi espressamente indicato.

Il racconto dell’orrore IV.

Lo incontrava sempre in giro per il paese. Era alto, bello e muscoloso dai lineamenti leggermente orientali. Sia da single che in coppia, si sorprendeva spesso a fantasticare su di lui. Una sera lo vide assieme alla sua fidanzata mentre stava facendo animazione in un posto. Un po’ incoraggiata dalle sue colleghe, un po’ per sfida, lo invitò a ballare col consenso della ragazza. Non successe nulla di particolare, le regalò solo un bel sorriso durante il ballo e la ringraziò alla fine. Quel sorriso l’avrebbe ritrovato casualmente qualche mese dopo quando si scontrarono quasi in un locale.

Un giorno lei scrisse una frase su Facebook riferita ad un suo ex passato e lui, che la seguiva da un po’, commentò. Iniziarono a scriversi in privato. Entrambi in crisi con i rispettivi partner, dopo tre giorni di chat che rivelavano una grande intesa, decisero di vedersi. Lui era assieme alla fidanzata da sette anni, lei da due e mezzo col fidanzato e non si decidevano a lasciarli. Ci scappò un bacio fugace. Furono scoperti da una conoscente della ragazza di lui che glielo riferì e lei il giorno successivo lo lasciò dopo avergli chiesto spiegazioni. Lui si innervosì perché voleva spiegare alla fidanzata i tanti motivi per cui non voleva stare più con lei ma ormai era fatta. Poco tempo dopo, pure lei fece lo stesso col suo partner.

Se lei aveva sperato di mettersi insieme a lui o almeno di uscirci a seguito delle rispettive rotture, dovette abbandonare i propri sogni. Lui sparì in un comportamento che oggi chiameremo ghosting. Un giorno lei lo rivide a spasso con la sua ex e capì che era capitolo chiuso. L’anno dopo a settembre lui accompagnò un amico a lezione di ballo e si mise seduto a vederla insegnare. Ricominciarono a parlarsi e a uscire ma lei non si fidava più. Lui tentava di farla ripensare sullo stare insieme a lui e le mandava che dimostravano un evidente bipolarismo. Si contraddiceva nelle conversazioni WhatsApp: un giorno le diceva “ti amo”, l’altro le dava della falsa e della persona che non superava i propri limiti. Ad un certo punto, lui andò all’estero per perseguire la sua carriera artistica. Continuarono a sentirsi come “amici” per un periodo, poi lei mise la pietra fine al loro rapporto.

Incontrarlo le aveva fatto capire cosa non andava nella sua relazione precedente ma col senno di poi si rese conto che per quanto le piacesse e fosse attratta da lui, i suoi continui pensieri contrastanti erano, alla lunga, ingestibili. Col tempo, i ricordi svanirono e arrivò la serenità mentale.

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