Cioccolata peperoncino e panna, Chocolat, 2000
Ho sentito parlare per la prima volta di astinenza alle scuole medie. Un’insegnante ci disse commentando l’episodio di una ragazzina rimasta incinta in terza media: “Il miglior contraccettivo è l’astinenza.” Noi non sapevamo nulla né di contraccettivi né di astinenza. Figurarsi dell’azione incriminata: il sesso.
L’astinenza è di gran moda in tutti quei paesi in cui c’è omertà sulle questioni sessuali per motivi religiosi, sociali o sanitari. Pensate all’Africa o agli Stati Uniti. In Africa i preservativi non sono distribuiti con facilità. Negli States è un problema di sistema sanitario costoso. 21.000 dollari tra spese di ricovero e di dimissione. Quindi nelle middle school si é iniziato a predicare il vangelo dell’astinenza, ovvero non avere un rapporto vaginale. Per rendere la scelta più cool si sono inventati i purity rings con la scritta True Love Waits. Povera lei se il suo “vero amore” vuole farlo subito. Perso per sempre. Per avere un breve schema della situazione andate a vedere questo video di Braless, in cui la figlia di Sarah Palin, Bristol, è paladina dell’Abstinence Crusade e contemporaneamente in attesa per la seconda volta.
L’astinenza se non è assoluta, però, prevede altri tipi di rapporto alternativi come il sesso orale, la masturbazione, lo sfregamento, il sexting. Come se le malattie veneree e le infezioni non si trasmettano anche per bocca e dita.
Astenersi per non avere problemi porterà problemi per essersi astenuti. È un circolo vizioso. Privarsi del piacere è un puro atto di masochismo. Rende più voraci e affamati. E’ come quando ci si astiene per cause di forza maggiore per un lungo periodo, poi si è pronti a tutto.
Il sesso è meglio della cioccolata calda peperoncino e panna di Armande Voizin in Chocolat. Corrobora corpo e anima. Se fatto con le dovute precauzioni, sia dentro che fuori la coppia.
L’astinenza non è una forma di prevenzione ma di ignoranza e bigottismo. I metodi contraccettivi consentono di avere rapporti sereni e sicuri praticando sesso. I più pratici sono preservativo e pillola (elenco completo qui).
Il problema è che l’educazione sessuale in Italia è pari ad un paese del terzo mondo, come rivela questo fantastico articolo de IlFattoQuotidiano.it. Bisogna informarsi da soli. Poi combinato il pasticcio, si va in consultorio. Ma sempre DOPO. Perché per sentito dire il consultorio è un posto brutto dove vanno le giovani ragazze accidentalmente incinte. Non è considerato per ciò che è realmente, un luogo di informazione, consulenza e prevenzione. La cultura del terrore, alimentata dalla Chiesa e facilitata da governi privi di spina dorsale, ha reso una vergogna un’azione naturale come il mangiare.
Ognuno è libero di scegliere e fare della propria vita ciò che vuole. Sappia, tuttavia, che si priva di un’oro più prezioso del cacao azteco.