Mi accingevo a scrivere un post sull’erotismo in sè, ma mi sono accorta che sarebbe stato più divertente esplorare cosa consideriamo erotico nel nostro quotidiano. Ho presto concluso che ognuno ha la sua idea personale in merito. E’ difficile tracciare una linea netta tra erotico e pornografico. In fondo quest’ultimo è un termine relativamente recente coniato dai vittoriani per definire tutto ciò che ruotava intorno alla prostituzione e in seguito ulteriormente riferito a ritrovamenti archeologici espliciti (Antica Grecia e Pompei). In termini artistici e letterari, anche il termine erotico indica tutte quelle opere che mostrano e descrivono un certo grado di nudità e intimità.
Quando però si analizza che cosa sia sul serio erotico per una persona, ci si accorge che non si pensa affatto ai due organi sessuali principi di un rapporto. Può riguardare uno sguardo, un atteggiamento, una caratteristica fisica o mentale, o l’intero insieme di questi elementi. Considerato pure il mio precedente post e la mia poca comprensione dell’eccitazione indotta dai film porno, ho capito qual è il fulcro della vera eccitazione: il mistero. E’ quel particolare di una persona che ci induce a volerne sapere di più. E’ il non detto. Il lasciare intendere tra le righe. L’essere diretti senza essere volgari. E’ la stimolazione del desiderio per via subdola. E’ l’emozione di esplorare un qualcosa di sconosciuto come una vagina. E’ l’inaspettato che ci attrae come una calamita. Il pensiero o la cultura dell’altro. L’enigma che ci fa aumentare la salivazione e attanaglia il ventre spingendoci verso di esso come fosse un bisogno primario. Come assetati in un deserto.
Non si può controllare in maniera razionale. Ciò che percepivamo erotico in un partner non vale nel prossimo. Gli oggetti di attrazione cambiano di continuo. L’importante è che l’alone di mistero e magia si mantenga. L’unico modo per conservarli è non svelare più del necessario. La coscia di una donna scoperta al punto giusto. La camicia semiaperta di un uomo. Suggerire e non mostrare fino all’ultimo. Questa è l’essenza di “erotico”.