Danae, Gustav Klimt
Qualche uomo dopo, ci ritroviamo allo specchio…più sicure di noi, si spera.
E’ presente ancora qualche imbarazzo. Temiamo di essere “ninfomani“(a caso, non preoccupandoci di controllare il reale significato) perché c’è la possibilità che masturbarci ci piaccia troppo dopo aver iniziato e addirittura pensiamo che sia il preludio di una depressione da solitudine. Non vi trasformerete in zitelle isteriche. L’isterismo è una malattia inventata dagli uomini per mettere a tacere l’esuberanza delle donne.
Levatevi dalla testa queste sciocchezze.
Il mio è un pensiero sumero. Il popolo della scrittura pensava che con la masturbazione si diventasse più potenti. Ed è vero. E’ una sorta di attività fisica piacevole che ci fa sentire belle, attive ed energiche.
Certo, se è la prima volta che lo fate, come la prima volta nel sesso, non aspettatevi scintille. Ci vogliono una serie di “sedute” per arrivare a capire cosa ci porta all’eccitazione. Non scoraggiatevi e non abbandonate perchè vi sentite ridicole. Ricordatevi che “la vagina è talmente fatta ad arte che riesce ad adattarsi a qualsiasi pene, così che cede davanti ad uno lungo, viene incontro ad uno corto, si allarga per uno largo, si restringe per uno piccolo: così che tutti gli uomini potrebbero giacere con ogni donna, e tutte le donne con ogni uomo.“(Riassunto di Anatomia del Corpo Umano, 1862, da L’Eunuco Femmina, Germaine Greer). Vale anche con le dita, l’un due tre stella della mano esiste.
Non credete a chi vi ha detto che la vostra vagina era stretta solo perchè era incapace di mettervelo dentro! Ha capacità estensibili straordinarie. Ognuna di noi ha una WonderVagina.
Ok, siamo d’accordo, direte, ma a cosa penso mentre esploro la caverna dei misteri? Se avete un uomo, è facile ricrearsi nella mente il suo modo di toccarvi e avere fantasie su di lui. Se non lo avete, potete pensare al classico tizio della latteria che vi attizza (tralasciando il fatto che le latterie sono estinte, qui è un topos letterario). Soprattutto, pensate a quanto siete fighe e a quanto vi piacete, dato che state facendo sesso con voi stesse. Vi state scopando. Ecco perchè il termine “manu stuprare” è volgare, inesatto e dovrebbe essere bandito come insulto.
Masturbarsi significa stare bene con noi stesse e col nostro corpo. Se siete capaci di farlo, conquisterete il mondo. Capirete i vostri punti sensibili. Saprete guidare l’uomo di turno in maniera decisa nella penetrazione e, punto importante, fargli comprendere come e dove eccitarvi.
Amatevi e sarete amate. Non nel senso sentimentale del termine.
Se state ancora arrossendo, per simpatizzare con la materia vi consiglio questa divertente e tenera applicazione, creata da delle signore americane: HappyPlayTime. Dovete accarezzare il pupazzetto della vulva col mouse e avanzerete di livello approfondendo la conoscenza. All’inizio ci sono delle pratiche lezioncine di educazione sessuale utili per tutte. Peccato che la Apple non ha voluto venderla sull’App Store giudicandola non appropriata. Farsi le strisce di coca virtuali sì, toccarsi la vagina no. *Sospira*.
Che state aspettando? Andate e incoronatevi regine di voi stesse!
One Reply to “Conosci te stessA (II)”