EROTICASHION NYFW Highlights| New York, the party goes on!

La prima ad aprire le settimane della moda internazionali autunno-inverno 2022-23 è stata come sempre la New York Fashion Week. L’atmosfera era positiva di un mondo che si stava lasciando il Covid-19 alle spalle grazie a vaccini e cure e guardava al futuro in modo positivo. Purtroppo però la crisi pandemica ha partorito alcuni brutti figli, tra cui il nuovo social network di Trump, Truth, e l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, anche se sarebbe meglio dire da parte di Putin e l’oligarchia russa. Prima della tragedia europea, le passerelle di New York sono state spensierate, giocose e a tratti riflessive alimentando il fuoco della speranza che non deve morire nemmeno in questi giorni.

Trovate la maggior parte degli stilisti della New York Fashion Week sulle storie in evidenza del mio profilo Instagram: Eroticashion 6, 7, 8, @iamfioreavvelenato .

Oscar de la Renta, Foto: Vogue.com

Oscar de la Renta. I fashion designer dietro Oscar de la Renta, Laura Kim e Ferdinando García, hanno voglia di scherzare e divertirsi come si evince non solo dai mille colori sgargianti per cui il brand è noto – le donne vengono da noi per i colori”, hanno detto – ma anche dal breve film in cui viene mostrata la collezione con la collaborazione speciale di Tan France, esperto di moda del famoso programma Queer Eye. Le modelle dopo aver lavorato in ufficio ricevono un sms “Hey, come meet me at the Boom Boom Room”. Quindi si mettono i cappotti ed escono al ritmo di Gimme More di Britney Spears percorrendo New York in diversi abiti da sera e da party. Alla fine arrivano nel locale, la Boom Boom Room, dove si scatenano nelle danze. Per la collezione gli stilisti si sono ispirati ai colori e alla vegetazione di Nascita di Venere di Botticelli perché lo scomparso Oscar de la Renta ne avrebbe amato la storia dietro al suo dipinto (non confermata). Per il volto di Venere Sandro Botticelli si sarebbe ispirato a Simonetta Vespucci, moglie del cugino di Amerigo Vespucci, Marco. I due sono sepolti anche accanto nella chiesa d’Ognissanti a Firenze, ma il motivo sarebbe perché tutte e due le famiglie avevano un posto riservato nel luogo sacro. Lo “scandalo” risiederebbe nel fatto che nel Quattrocento non si poteva ritrarre una donna sposata.

Julia Fox, LaQuan Smith, foto: Vogue.com

LaQuan Smith. È uno dei fashion designer più sexy attualmente a New York. Dopo la sfilata Primavera/Estate sul tetto dell’Empire State Building, ha scelto di ambientare quella Autunno/Inverno in uno spazio che era stato di proprietà del club privato Down Town Association fondato nel 1859. Ha aperto lo show l’attrice Julia Fox, che è diventata famosa nel mondo dei gossip per essere stata con Kanye West ed essersi prestata ad un servizio bollente con lui su Interview. Molti dicono sia stata un’operazione di marketing da parte di Kanye, chissà! Julia portava un vestito lungo nero con una scollatura ovale dal collo al torso, che ricordava il manubrio del volante di un auto. Le modelle hanno sfoggiato minigonne vertiginose, tante pailettes e vistosi cappotti di visone. Tonalità più frequenti: nero, oro, rosso acceso, blu elettrico. Il designer ha dedicato un minuto di silenzio prima della sfilata ad André Leon Talley, il leggendario primo giornalista di moda afroamericano. In prima fila anche Nicole Ari Parker, attrice di And Just Like That (Lisa Todd Wexley, amica di Charlotte), in una tutina (catsuit) di pizzo nera coperta da una mega pelliccia dello stesso colore.

Dion Lee, foto: Vogue.com

Dion Lee. Una delle collezioni che ho più apprezzato per taglio sartoriale è stata quella di Dion Lee. Alcune delle sue creazioni sembrano essere uscite direttamente da Dune per la loro funzionalità, architettura e tonalità. Ci sono abiti con cappucci, corsetti di pelle sopra vestiti lunghi simili ad armature, molto pizzo e reti su ogni parte del corpo, sandali gladiators col tacco e lacci fin sopra al ginocchio. Il balaclava, ovvero il passamontagna, lo troviamo nella sua sfilata come in molte altre a venire quest’anno. Il problema insorge quando si usa il pizzo a triangolo rovesciato per semi schermare la bocca. L’effetto è quello di una mutanda e non è una soluzione super-sexy ma quasi ridicola. Questo è l’unico neo della collezione che comunica comunque una certa tensione erotica.

Altuzarra, foto: Vogue.com

Altuzarra. Mi interessa del brand più che la sfilata attuale, il fatto che abbia lanciato a dicembre 2021 una linea di abbigliamento “genderful”. A Joseph Altuzarra non piacciono i termini “genderless” e “gender neutral” molto usati negli ultimi anni, trova che neghi l’espressione di genere. Quindi si è inventato questa parola per riconoscere una pluralità di identità in un’ottica positiva e giocosa. Altu è già stata indossata da Troye Sivan e Justin Bieber. Per la collezione autunno/inverno ha pensato ad una comunione con la natura di un marinaio che viene trasformato in sirena: camice alla marinara, abbigliamento per l’esterno di ispirazione militare, maglie tye-dye, pailettes metalliche sui vestiti.

Naeem Khan, foto: Vogue.com

Naeem Khan. Naeem ha costruito gran parte della sua collezione sul vestito a sirena di pailettes sfoggiato da Marilyn Monroe ai Golden Globes del 1962 confezionato da Norman Norell. Il “Balenciaga Americano” che vestiva le star divenne conosciuto per questo genere di vestiti. Il risultato per Naeem sono delle creazioni più sensuali di quanto ci si aspetti da uno stilista da tappeto rosso come lui.

Christian Cowan, foto: Vogue.com

Da tenere d’occhio per sexiness: Christian Cowan, Christian Siriano.

Meh: Harris Reed è già troppo sopravvalutato. Ha riproposto pezzi simili alle sue collezioni precedenti. Il suo strizzare l’occhio alla cultura queer è consistito in un riferimento alle band glam rock (esempio, New York Dolls) e al Rocky Horror Picture Show in due look.

Harris Reed, foto: Vogue.com

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